Cari amici vicini e lontani, anche questa settimana di clausura è trascorsa leggendo qualche bel libro. Quelli segnalati sono:
Fernanda Sacchieri con A. Toffler, Lo choc del futuro
Marco Grando con S. Rooney, Persone normali
Lorenza Rappoldi con V. Hugo, I miserabili
Sandro Frera con J. Schumpeter, Teoria dello sviluppo economico.
Marco Grando con I. McEwan, La ballata di Adam Henry
Scritto da un grande studioso della comunicazione in un’epoca densa di sommovimenti sociali ed economici (il testo è del 1971 – tre anni dopo il 1968, lo stesso anno dell’abbandono del Golden Standard, due anni prima del primo choc petrolifero) con questo saggio Fernanda si interroga su ciò che sta accandendo e, con Toffler, ci invita a guardare il futuro per capire meglio il presente. Allora come ora solo una capacità, socialmente equilibrata, di adattamento al nuovo è, si ipotizza, il principale fattore per evitare crisi sociali e personali distruttive.
Marco ci segnala due romanzi anglosassoni, uno relativamente vecchio e certamente famoso (la Ballata è del 2014) e l’altro nuovo e coinvolgente (Persone normali). La Ballata è la storia di una brillante giudice che si trova a decidere lo spinoso caso di una famiglia di Testimoni di Geova che rifiutano le cure che potrebbero salvare il figlio minorenne. Unica soluzione non limitarsi alla Legge, ma immergersi nella storia, farsi coinvolgere per capire meglio e decidere meglio. Dal romanzo è stato tratto anche un fortunato film qualche anno fa con una strepitosa Emma Thompson (The Children Act 2017). Con Persone normali la Rooney continua nella sua esplorazione di una generazione (la sua) in divenire, tra amori segreti e impegno sociale e politico: per una autrice emergente confermarsi dopo una clamorosa opera prima (Parlarne tra amici 2018) è segno di qualità, ironia, leggerezza.
Lorenza, dopo le numerose scorribande nella letteratura femminile, qui torna al classico: i Miserabili sono Victor Hugo, un romanzo pensato a lungo e scritto poi con vigore ed energia, un condensato di storia francese ed europea, di politiche sociali, di personaggi entrati nella memoria di chi ha avuto la pazienza di leggere le 1464 pagine che lo compongono. Per questo come per tutti i grandi vale, però, anche la regola di Barthes quando annotava che i classici vanno letti e riletti, magari a piccole dosi o solo in singole parti: ogni volta il capolavoro regalerà qualcosa di nuovo di sé.
Infine Sandro torna, ci dice, ai propri amori giovanili ricordando un classico dell’Economia. Scritto con il linguaggio piano e scorrevole di un romanzo, la Teoria di Schumpeter evita matematica o formule e ci racconta una idea dello sviluppo economico e del ruolo che le varie istituzioni sociali hanno svolto e svolgono. Non tanto e non solo, ma anche a quanto si potrebbe e dovrebbe fare per mitigare gli effetti del ciclo economico, preservando sempre quel motore, quella scintilla che è il motore di ogni evoluzione sociale ed economica: l’innovazione e il ruolo che nella sua introduzione hanno gli imprenditori, i veri imprenditori.
Fatte salve le feste, per le quali auguriamo a tutti una serena Pasqua, la redazione continuerà ancora a segnalare testi, così da stimolare e rinnovare il desiderio di lettura da parte di tutti noi.
Chi desidera mandi ancora le proprie segnalazioni alla solita casella postale (primailettori@gmail.com)
Buona Pasqua a tutti