Da Lorenza Rappoldi riceviamo V. Hugo, I miserabili.
Lorenza ci scrive: “che dire… Il piacere di una bellissima lettura. Descrizioni mirabili di farabutti e miserabili, ma anche della battaglia di Waterloo.”
Un giusto
“Don Myriel. Nel 1815 Charles-François-Bienvenu Myriel era vescovo di Digne. Era un vecchio sui settantacinque anni, dal 1806 titolate della diocesi di Digne. Benché non abbiano nessun collegamento con la sostanza della nostra storia, forse non sarà inutile, se non altro per amore della precisione, far menzione di certe dicerie e di certe voci circolanti su di lui quand’era giunto nella diocesi. Vero o falso, ciò che si dice degli uomini occupa spesso nella loro vita, e soprattutto nel loro destino, un posto paragonabile a quello delle loro azioni.”

Dalla presentazione dell’editore:
«Finché esisterà, a causa delle leggi e dei costumi, una dannazione sociale che in piena civiltà crea artificialmente degli inferni, e aggiunge una fatalità umana al destino, che è divino; finché i tre problemi del secolo, la degradazione dell’uomo nel proletariato, l’abiezione della donna per fame, l’atrofia del fanciullo per tenebra, non saranno risolti; finché, in certi settori, sarà possibile l’asfissia sociale; in altre parole, e da un punto di vista ancor piú ampio, finché esisteranno sulla terra ignoranza e miseria, libri di questa specie potranno non essere inutili». V. Hugo
Una grandiosa commedia umana, un romanzo epico ed enciclopedico, visionario e sentenzioso, «scritto per tutti i popoli» da un «patriota dell’umanità» in lotta contro le ingiustizie della società. Le beffe del caso e gli imperativi del destino, la colpa e la redenzione si incarnano in una galleria di tipi esemplari, da Jean Valjean al vescovo generoso, dalla buona prostituta Fantine al crudele poliziotto Javert. E ancora borghesi e rivoluzionari, orfani e galeotti, angeli e mostri… In un alternarsi di tinte fosche e luminose, Hugo riassume la propria visione del mondo e della storia, consegnandoci un quadro che oggi ci appassiona anche per quello che possiamo scoprirvi al di là delle sue certezze: le contraddizioni, le ambiguità, le passioni segrete di un intero secolo.