Cari amici vicini e lontani, questa settimana le segnalazioni sono state:

Marco Grando con C. Comencini, L’altra donna
Gabriella Ventura con le sue librerie preferite
Rosa Ghislandi con la recensione di Teresa Ciabatti, La più amata
Chiara Manni con le sue librerie preferite
Silvia Montefoschi con J. Saramago, Le intermittenze della morte
Daniela Panzeri con D.Nolli, L’altro sé
Matteo Marangoni con U. Ali, Bilancio interiore

Questa volta, al contrario di altre settimane, siamo completamente immersi nel contemporaneo.

Marco ci segnala il romanzo largamente epistolare della Comencini. Per questo Marco ci scrive: “L’argomento è arcinoto, ma il taglio che dà l’autrice attraverso lettere via mail ci dice che ancora una volta lo sguardo delle donne sugli uomini, ma soprattutto sulle altre donne che hanno amato lo stesso uomo, contiene sempre qualcosa di inaspettato.” Una sorta quindi di Fucile da Caccia nostrano, una storia nella quale due donne di diversa età e condizione si confrontano e studiano se stesse riflettendo sull’uomo che entrambe hanno amato.

Gabiella e Chiara, seguendo il nostro invito, ci hanno i nomi, gli indirizzi, le foto e i link di alcune delle loro librerie preferite. Mandate anche le vostre per comporre così una mappa italiana di librerie doc (o dogc)

Rosa recensisce il libro autobiografico della Ciabatti, figlia di un grande primario degli anni sessanta che mantenne la famiglia e la figlia nel lusso più estremo nascondendo una parte di sé e delle proprie attività. La sintesi di Rosa è: “Il libro non mi ha convinto pienamente, ma del resto ognuno di noi è un personaggio irrisolto che ha dato origine a quello che siamo.”

Silvia con Saramago ci racconta un apologo a carattere, come spesso capita con il portoghese, a metà tra il politico e il sociale: un bel giorno, finalmente, la morte viene sconfitta e di lì in avanti, per ragioni largamente misteriose, nessuno muore più. Sembra che il paradiso, l’eden si sia miracolosamente realizzato e che senza vincoli di tempo ognuno possa realizzare se stesso. Ma, ma, perchè in Saramago i “ma” non mancano mai, molti iniziano a protestare perché la loro vita, il loro benessere si basava sulla morte altrui. E quindi, convinta, la Morte torna….

Daniela con l’Altro da sé continua l’esplorazione dei romanzi della giovane scrittrice Nolli: in questo caso un architetto riceve in dono da un collega un gioco elettronico e ne viene catturato. Virtualità, vita vera e vita sognata, immaginata, vissuta dalla mente nelle ore davanti al video si mescolano nel rincorrersi delle domande sul sé e sui propri amore e desideri.

Matteo, infine, che ci aveva già fatto sognare ricordandoci i versi di Campana, questa volta ci segnala la raccolta poetica di un poeta pakistano, Umeed Ali, ormai da molti anni in Italia. In particolare la composizione che ci ha mandato accarezza la nostalgia, sentimento particolarmente presente in chi come Ali ha abbandonato il proprio paese, la propria lingua, la propria cultura. Il tono, però, sorprende: nessun pietismo, nessun compiacimento, solo il riconoscimento che la nostalgia è una compagna, una amata con la quale trascorrere ore e giorni, nelle chiacchiere quotidiane, negli abbracci notturni.

Il concorso prosegue. Segnalate, segnalate e passate parola.

buon fine settimana.