Cari amici vicini e lontani, quella trascorsa è stata la quinta settimana di concorso. Ci si potrebbe chiedere: ma quanto dura questo concorso? In realtà in altre edizioni abbiamo terminato la pubblicazione delle segnalazioni poco prima di Natale, ma quest’anno, visto il numero di partecipanti e di segnalazioni abbiamo deciso di continuare certamente fino a Gennaio, con una pausa natalizia tra il 20 Dicembre e il 6 Gennaio. Si voterà poi in primavera chi sarà il lettore o la lettrice dell’anno.

Detto questo, le segnalazioni di questa settimana sono state:
Marco Cortini con I. Allende, Lungo petalo di mare
Giusi Lo Russo con R. Mistry, Un perfetto equilibrio
Marco Grando con J.J.Osborn, Ascoltate il matrimonio
Mariarosaria Guido con C. Frecentese, Il tuo nome sussurrato ai miei sensi
Rosa Ghislandi con L. Crovi, L’ombra del campione

Segnalazioni molto varie questa settimana.
Se infatti Marco Cortini e Giusi Lo Russo ci immergono nella Storia, l’uno attraverso la penna morbida della Allende che ci porta dalla Spagna al Cile in un racconto di solidarietà e speranza, l’altra ci conduce con Mistry in India quando nel 1975 Indira Gandhi decretò lo stato di emergenza. Due racconti potenti, quindi, che affiancano il particolare al generale, le storie personali a quelle degli Stati.
Marco Grando, invece, ci segnala la storia di un matrimonio in crisi, di una terapia di coppia, di un allontanamento che trova nella ritrovata capacità di ascolto il punto di appoggio su cui tornare a far ruotare il mondo. Osborn tratta tutto questo con ironia e leggerezza, senza incupire i toni di quelle che in molte altre occasioni, private e pubbliche, sono vicende, lo sappiamo, di pesantezza infinita.
Mariarosaria Guido con il libro della Frecentese ci invita ad entrare nella vita di due donne, lontane per età ed esperienze, ma in realtà molto più vicine di quanto a prima vista si creda. Sensi di colpa, ricordi, pensieri, attese si fondono nel racconto, riuscendo a trasmettere tutto il vibrato di una storia vera.
Infine Rosa Ghislaldi ci riporta nella Storia, in una Milano in cui dialetto e povera gente si mischiano ai grandi campioni del calcio, una storia il cui protagonista è il commissario De Vincenzi, personaggio inventato da un grande della letteratura gialla italiana come De Angelis, che Crovi qui riprende e re-inventa. Siamo nel 1928, anno di grandi scoperte (la penicillina per esempio), ma anche di bombe a Milano con decine di morti rimasti senza un colpevole. Come in Piazza Fontana.
Il concorso, come detto, prosegue. Vi aspettiamo e buona lettura.