Da Raima Caiazza riceviamo V. Caiazza, Il fuoco del Vesuvio, Montedit
“Era il 20 agosto 1799, la gente era giunta in quel giorno da ogni angolo di Napoli, Piazza del Mercato, bellissima per la stupenda Chiesa che vi si affacciava e per il Castello che non si può più ammirare , ma tristemente nota per gli spettacoli che offriva, non riusciva a contenere tutta la gente che vi si era raccolta. Nulla riusciva a zittire le voci che vi si levavano da quel popolo, era un brusio terribile di gente che là era giunta per curiosità, per caso o per proposito, per il gusto di ammirare uno spettacolo così orrendo, eppure così tanto atteso.”

Dalla presentazione dell’editore:
Mentre all’ombra del Vesuvio divampano i primi fuochi della Rivoluzione, un altro fuoco più intimo, ma non per questo meno violento, inizia ad ardere negli animi di Vincenzo, un umile popolano e della nobile Contessina Bianca D’Alba .In questo toccante romanzo, ambientato sul finire del Settecento, la giovane autrice riesce mirabilmente a descrivere le vicissitudini dei due sfortunati giovani fornendo al lettore non solo la chiave di lettura della loro interiorità, ma offrendogli anche una dettagliata descrizione delle cruente vicende e dei più carismatici personaggi che animarono la Rivoluzione Napoletana.