Da Marta L. Viteri riceviamo la recensione del libro di P. Cacucci, Viva la vida!.

Marta ci scrive.

“L’ho trovato un libro meraviglioso che in poche pagine racconta la storia, ma soprattutto il sentire di una donna : Frida Kahlo, che ha patito indicibili sofferenze.

Racconta come inizia a morire dall’inizio della sua vita. Quanti dolori fisici e quanti sentimenti contrapposti attanagliano la sua mente e la sua esistenza.

Una donna libera che racconta senza pudore le sue esperienze di vita, libera come è libera la esistenza di ogni artista e lei lo era.

Un artista per la forza, quella delle esperienze strazianti che ha vissuto e che l’hanno fatta trovare nella pittura lo sfogo del dolore fisico e la solitudine come parte della sua essenza e allo stesso tempo il suo immensurabili amore per la vita.

Un libro che descrive la verità pura di una donna meravigliosa che desiderava l’obblio e che invece è stata destinata ad essere ammirata e amata da molte generazioni .

Una donna che nonostante suo malgrado, ha lasciato una impronta incancellabile ed è passata a fare parte della storia delle donne più famose non solo del Messico ma del mondo.


Un libro da leggere assolutamente. Complimenti al suo autore.

Dalla presentazione dell’editore:

Si tratta di un monologo che mette in scena l’appassionata esistenza di Frida Kahlo “detta” dalla protagonista dal vertice estremo dei suoi giorni. Mentre corre verso la morte, Frida torna ai patimenti della sua reclusione forzata (ripetutamente ingessata e condannata all’immobilità), ai suoi lucidi deliri artistici di pittrice affamata di colore, alla sua relazione con Diego Rivera. In poche pagine c’è il Messico, c’è il risveglio dell’immaginazione, c’è la storia di una donna, c’è la rincorsa di una passione mai spenta per un uomo. La sintesi infuocata di un’esistenza.

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