Da Cristina Brocheri riceviamo J. Mott, Che razza di libro!.
Cristina ci scrive: “Durante un suo viaggio per l’America a promuovere il suo libro un autore incontra un bambino con il dono dell’invisibilitá. L’uomo crede sia frutto della sua fantasia,ma insieme affronteranno il tema del razzismo e la difficoltà di essere un nero in America, ancor oggi…“
“E’ come un cielo nuvoloso sull’oceano, nel cuore della notte. E’ come scavare in grotte antiche dove la luce del sole non ha mai messo piede. E’ quel tipo di nero che mi fa pensare che deve essersi truccato, il tipo di nero che mi spinge a chiedermi se quello che sto vedendo è reale o se sono allo stadio iniziale di una crisi oftalmica o neurologica. Lui muove le labbra, ma io sono così sbalordito dal colore della sua pelle che non sento nemmeno una parola.”
Dalla presentazione dell’editore:
Uno scrittore americano ha appena pubblicato un libro di successo: durante il tour promozionale, fra interviste, avventure amorose e sbronze colossali, incontra un ragazzino dalla pelle nerissima che da quel momento in poi lo segue come un’ombra. A ogni tappa il Ragazzino racconta qualcosa di sé, affermando che i suoi genitori gli hanno insegnato a diventare invisibile, per proteggersi dalla brutalità del mondo. E in effetti, lo scrittore è l’unico in grado di vederlo, ma poiché è affetto da una strana malattia che gli impedisce di distinguere la realtà dal sogno è certo che si tratti di una semplice allucinazione. Ben presto, però, le sue visioni hanno il sopravvento, mettendolo di fronte a un passato che da sempre cerca di sfuggire, una verità che preme per liberarsi e ritrovare corpo e voce.
Commovente e feroce, esilarante e tragico, Che razza di libro! è la storia di un bambino che vede nell’invisibilità una promessa di vita, e di un uomo che vorrebbe uscire dalla propria pelle, per nascondersi dalla violenza. Con una lingua brillante e arguta, Jason Mott mette a nudo discriminazione e pregiudizio, mostrandoci la possibilità di un mondo dove il colore non è più un confine.
Romanzo vincitore del National Book Award 2021
Questo libro è per chi ha inventato un pianeta senza nome, un luogo felice dove riconoscersi e sentirsi finalmente a casa.