Da Marco Grando riceviamo M. Magini, Ospiti.
Marco di questo libro ci scrive: “Un ragazzo italiano si trasferisce da Londra a istanbul per amore di una ragazza turca. Istanbul è la città perfetta per il loro incontro ma una politica governativa sempre più autoritaria provocherà una frattura sempre più ampia fra i due innamorati. Spesso i sentimenti non concordano con la ragione.“
“<<Non scherzare>> insisté prima che rispondessi. <<Com’è vivere in Turchia?>>
<<Non lo so, vivo a Istanbul>> mi affrettai a precisare prima che lo facesse Ipek.”

Dalla presentazione dell’editore:
Lui è un giovane italiano, cervello in fuga che ormai da tempo lavora all’estero. Lei è una giovane turca che desidera vivere nel suo Paese. Quando insieme si trasferiscono a Istanbul, sulle prime la vita sembra dolce: certo, ci sono differenze culturali; certo, ci sono situazioni insolite; ma la città appare moderna e occidentale e l’amore è capace di superare ogni divergenza.
Ma è il 2011, il regime di Erdogan comincia a serrare la sua morsa, nella società profondamente divisa tra laici e musulmani i semi della violenza stanno già portando frutto.
L’inquietudine sfocerà nella rivolta di Gezi Park, che i due protagonisti vivranno in prima persona, ma con stati d’animo ed esiti profondamente e tragicamente diversi.
Un romanzo d’amore e di disillusione, che raffigura con sensibilità e spietatezza una generazione, quella dei trentenni, cresciuta nel benessere e nell’individualismo. Una generazione che nella possibilità di fare le rivoluzioni e cambiare le cose non crede più. O forse sì?