Da Chiara Manni riceviamo E.Canetti, La lingua salvata, Bompiani
“Ora io mi trovavo per la prima volta in una repubblica che con l’impero e la sua amministrazione non aveva nulla a che fare, e mi buttai a capofitto a studiarne la storia. Era dunque possibile liberarsi da un imperatore, ma bisognava lottare per la propria libertà.”

Dalla presentazione dell’editore:
Fin dal suo apparire, nel 1977, questa «storia di una giovinezza» è stata accolta da molti come un «classico immediato», uno di quei libri destinati a restare, che coinvolgono profondamente ogni specie di lettori. Con la sua prosa limpida, tesa, vibrante in tutti i particolari, Canetti è qui risalito ai suoi ricordi più remoti, cercando di ritrovare nella propria vita quella difficile verità che solo il racconto può dare. Dopo aver vagato per decenni fra migliaia di miti, di fiabe, di trame, si è rivolto a quell’unica storia che per ciascuno di noi è la più segreta ed enigmatica: la propria.