Da Silvia Valentini riceviamo D. De Silva, I valori che contano.
“Aldo Maccione sorride.
– Ma lei si chiama davvero Malinconico?
Mi trattengo un attimo a leggere la mia targa, prima di rispondere.
– Macché, è un soprannome. In questo palazzo si usa così. Infatti al primo e al secondo piano abitano Aniello o’ Pittore, geometra ma sprayer a tempo perso, e Umberto Melotengoperbellezza, noto gigolò attualmente sabbatico. E poi ci sono io, che m’intristico per niente.”
Dalla presentazione dell’editore:
Eccolo di nuovo tra noi, l’avvocato d’insuccesso piú amato dagli italiani, in compagnia di un nuovo esilarante socio, di una nuova riluttante fidanzata, e dei suoi soliti pensieri inconcludenti. Ed eccolo alle prese con una nuova causa che sembra già pronto a perdere. C’è una ragazza in mutande sul suo pianerottolo, assomiglia a Pippi Calzelunghe senza trecce, trema, gli chiede aiuto. Ma è una bomba a scoppio ritardato. Vincenzo Malinconico prende in mano quella bomba senza pensarci e se la porta dietro fino alla fine, anche quando la malattia irrompe nella sua vita storcendone l’andatura. Perché ai personaggi capita quello che capita alle persone. E quando diventano di famiglia, di libro in libro li vediamo innamorarsi, nascondersi, combattere, ridere, ammalarsi: vivere, in una parola.