Cari amici vicini e lontani, prima di raccontarvi le segnalazioni in concorso questa settimana, vi invito a segnalarci le vostre librerie del cuore. Inviateci il nome della (o delle) vostra libreria preferita e il suo indirizzo (e possibilmente una foto): costituiremo così un’utile mappa dei luoghi dove trovare i libri migliori.

Tornando al concorso in questa nona settimana abbiamo ricevuto queste segnalazioni e recensioni:

Marco Grando con S. D’Arzo, Casa d’altri e altri racconti
Alessandra Ferrari con G. Carofiglio, Le perfezioni provvisorie
Silvia Montefoschi con J.Krakauer, Nelle terre estreme
Daniela Panzeri con D.Nolli, Il tutto nel silenzio
Elisa Amadei recensisce M. Axelsson, Io non mi chiamo Miriam

Tre autori italiani e due stranieri. Quattro contemporanei e uno quasi.

Partiamo dall’autore quasi contemporaneo. D’Arzi, che ci segnala Marco, avrebbe oggi l’età dei nostri padri o dei nostri nonni. Nato nel 1920, morì a trentadue anni di leucemia. A proposito del libro segnalato Marco ci scrive: “sono pochi racconti scritti da questo grandissimo narratore di Reggio Emilia negli anni 40. Montale ha definito Casa d’altri il racconto perfetto ed infatti è magnifico. Per me bellissimo anche “Due vecchi”. Da leggere per imparare l’arte del racconto che è molto diversa da quella del romanzo.”

Con Alessandra torniamo tra i contemporanei e precisamente con Carofiglio. In una Bari in chiaroscuro, Guerreri, il personaggio a cui Carofiglio deve i suoi primi successi, insegue due donne, la giovane Caterina e la sua ex cliente Nadia, alla ricerca di una terza donna, Manuela, studentessa universitaria scomparsa. Riflessioni e uno sguardo lucido, ma partecipato, sulla nostra realtà che cambia.

Il contemporaneo che ci segnala Silvia è Krakauer, un giornalista e scrittore americano che appassionato di escursionismo e avventura nel 1996 si imbattè nella storia di Chris McCandless, un giovane che aveva lasciato ogni cosa per avventurarsi verso l’Alaska, dove morì assiderato dopo poche settimane. Una storia incredibile di rifiuto della nostra società e di ricerca estrema di se stessi e di immersione profonda nella natura, ma anche una storia di incontri e dialoghi. 

Anche la storia che ci segnala Daniela è una storia a suo modo di ricerca interiore. Nolli, la giovane autrice, ci racconta dell’incontro tra un giornalista e uno strano personaggio che lo costringerà, nel silenzio, a fare i conti con la propria storia, con il dolore della propria famiglia. 

Infine, la recensione di Elisa del libro della Axelsson, altra nostra contemporanea, ci immerge nella storia europea del secolo scorso, quando le minoranze etniche e sociali vennero, come sappiamo, internate nei campi e soppresse. Principalmente gli ebrei, ma anche i Rom, i comunisti, gli omosessuali insieme a chiunque non fosse allineato all’ideologia nazista. La sorpresa sta nel fatto che alcune di queste discriminazioni continuarono anche dopo, colpendo i sopravvissuti anche nella civilissima Svezia, tanto da costringere la protagonista di questo romanzo a nascondere la propria appartenenza al popolo Rom dichiarandosi ebrea.

Il concorso continua. Mandateci le vostre segnalazioni a primailettori@gmail.com