Da Alessandra Ferrari riceviamo G. Carofiglio, Le perfezioni provvisorie, Sellerio Editore Palermo.
“”<<Secondo lei la ragazza è ancora viva?>>.
Esitò un poco, prima di rispondermi. Poi scosse la testa.
<<No, non credo. Non ho idea di cosa possa esserle successo ma non credo sia ancora viva>>.
Era esattamente quello che pensavo anch’io. Quello che avevo pensato anch’io fin dall’inizio, ma ugualmente sentirlo dire da lui mi fece una bruttissima impressione. Dalla sua espressione si capiva che se n’era accorto, che gli dispiaceva ma che non poteva farci niente.””
Dalla presentazione dell’editore:
Un incarico insolito per Guerrieri, un caso più adatto ad un detective che a un legale: Manuela, studentessa universitaria, è scomparsa in una stazione ferroviaria, dopo un fine settimana trascorso in campagna con amici. Scettico e curioso a un tempo, l’avvocato inizia a studiare le carte.
Le giornate di Guido Guerrieri trascorrono in equilibrio instabile fra il suo lavoro di avvocato – un nuovo elegante studio, nuovi collaboratori, una carriera di successo – e la solitudine venata di malinconia delle sue ore private. Antidoti a questa malinconia: il consueto senso dell’umorismo, la musica, i libri e le surreali conversazioni con il sacco da boxe, nel soggiorno di casa.
Tutto inizia quando un collega gli propone un incarico insolito: cercare gli elementi per dare nuovo impulso a un’inchiesta di cui la procura si accinge a chiedere l’archiviazione. Manuela, studentessa universitaria a Roma, figlia di una Bari opulenta, è scomparsa in una stazione ferroviaria, inghiottita nel nulla dopo un fine settimana trascorso in campagna con amici. Inizialmente Guerrieri esita ad accettare l’incarico, più adatto a un detective che a un legale. Poi, scettico e curioso a un tempo, inizia a studiare le carte e a incontrare i personaggi coinvolti nell’inchiesta. Tra questi, la migliore amica di Manuela, Caterina. Una ragazza dei suoi tempi giovane, bella, immediata al limite della sfrontatezza. L’avvocato, diviso fra imbarazzo e attrazione, si lascia accompagnare da lei nel ricostruire il mondo segreto di Manuela e le ragioni della sua scomparsa.
In parallelo con l’indagine, nasce e si sviluppa – in lunghe conversazioni notturne e inattese confessioni – l’amicizia con Nadia, ex cliente di Guido, donna singolare e affascinante, dal passato burrascoso.
Se Caterina è la normalità inquietante e indecifrabile, Nadia, con la sua storia irregolare ma il suo animo limpido, è quasi un simbolo della possibilità di cambiare il proprio destino.
Nelle pieghe di questo contrasto l’avvocato Guerrieri percorre una ripida traiettoria attraverso la mutazione genetica dei suoi tempi e della sua Bari. Emergono verità nascoste, in un mondo apparentemente stabile e normale, in realtà insospettato e torbido, dove l’unica salvezza sembra essere nella nitida perfezione di alcuni rari, provvisori momenti di felicità.