Da Simonetta Cappetti riceviamo S.Puggelli, Caos esistenziale – verso l’eutanasia sociale, Kimerik

“Guardando l’orizzonte, la linea dell’infinito, penso, sogno, immagino, ripercorro come un film già visto ciò che la mia generazione è riuscita a creare , ma anche a distruggere. Abbiamo assistito ai notevoli cambiamenti, talvolta impotenti o non dandogli la giusta considerazione, sia materiali che relazionali, nonché sociali.”

Dalla presentazione dell’editore:

Nel caos esistenziale nel quale siamo immersi, l’autore si chiede se abbiamo perso la capacità di opporre resistenza e ribellarci, notando che solo alcuni si ribellano al potere precostituito, altri accettano ciò che gli è imposto senza un minimo di ribellione. Il consiglio è di ricominciare, ma da dove? Dall’alba e dal tramonto, dice il dott. Puggelli, ovvero dalle abitudini ancestrali dell’essere umano che al mattino vedeva il sorgere del sole e alla sera assisteva al suo tramonto. Dal renderci conto innanzitutto che i colori parlano al corpo e lo aiutano: il rosso e il giallo, anzi il loro mescolarsi nell’arancione, non sono tanto il portato di una cura alternativa – la cromoterapia – ma l’abitudine quotidiana della creatura umana. Insieme con i filosofi e i poeti di diverse epoche e culture, dei quali l’autore porta autorevoli testimonianze, anche noi auspichiamo che la passione e l’ardore del rosso possano essere attenuati con la saggezza dorata del giallo.

Simonetta per farci comprendere meglio il testo segnalato, ci ha inviato anche la recensione che Chiara Recchia, presidente dell’Associazione Culturali il Castello di Prato ha scritto