Da Sandro Frera riceviamo L.Tolstoj, Guerra e Pace.

Sandro ci scrive: “Romanzo di formazione quanto nessun altro, Guerra e Pace attraversa come un imponente fiume la pianura del romanzo russo ottocentesco, ripercorrendo le reazioni della nobiltà russa all’invasione del francese di cui tutti parlavano comunemente la lingua. Storia e finzione si legano fino all’epilogo finale che con le sue 250 pagine (nell’edizione degli Oscar Mondadori) andrebbe insegnato come prima lezione nei corsi di storia delle scuole di ogni ordine e grado.”


“Erano trascorsi sette anni dal 1812. Il mare agitato della storia d’Europa era tornato entro le rive di sempre. Pareva acquietato; ma le misteriose forze che muovono l’umanità (miteriose perché le leggi che regolano il loro movimento ci sono ignote) continuavano ad operare. …… Il mare della storia non si scagliava più, come in precedenza, da una riva cerso un’altra riva: ma ribolliva in profondità. I personaggi storici non si lasciavano portare più dalle onde come prima, da una rica all’altra: adesso parevano vorticare sempre nel medesimo punto. …. Questo modo di operare dei personaggi storici viene chiamato dagli storici: la reazione….”

Dalla presentazione dell’editore:

Meditata a partire dal 1863, più volte rivista e riscritta fino alla versione del 1886, “Guerra e pace” è l’opera più nota di Tolstòj e una delle più lette e amate della letteratura universale. In queste pagine di altissima scrittura, in cui spiccano le celeberrime figure della contessina Natàsha Rostòva e del principe Andréj Bolkònskij, si narrano le vicende di due famiglie dell’aristocrazia russa, i Bolkònskij e i Rostòv appunto, sullo sfondo della Russia patriarcale e contadina devastata dalle guerre e dall’invasione di Napoleone, ma ancor più sconvolta dall’influsso, borghese e civilissimo, dell’Europa occidentale. Della Grande Russia di inizio Ottocento “Guerra e pace” è infatti insieme il magnifico epos e la struggente elegia. Un capolavoro che esce dagli angusti confini del romanzo, per ampliarsi e trasformarsi al di là di ogni definizione di genere, e diventare di volta in volta romanzo storico, cronaca familiare, trattato storiografico, pamphlet, testo filosofico.