Cari amici vicini e lontani, siamo entrati nel vivo del concorso. Quest’anno stanno arrivando molte email di lettori e lettrici che ci segnalano giovani autori, segno che i lettori e le lettrici si dimostrano ancora una volta ottimi cercatori d’oro. Ricordo che per partecipare bisogna inviare, oltre ai riferimenti classici del libro (autore, titolo, casa editrice) anche una pagina del libro. Una foto basta e avanza.

Detto questo vediamo cosa abbiamo ricevuto questa settimana:

Barbara Spalluto con C. Chiavari, Cinque canzoni e una bonus track, INTERMEDIA edizioni.
Liliana Anania con E. Vaccaro, Bisanzio, Aracne editore
Anita Corbella con A.B. Di Bartolo, L’abbraccio dell’arcobaleno, Giovane Holden edizioni
Marco Cortini con G. Zagrebelsky, Mai più senza maestri, Il Mulino
Lorenza Rappoldi con Colette, Per un erbario, Passigli editore

Barbara con il romanzo di Chiavari (strano per un chiavarese come me citare Chiavari come cognome) ci porta in una storia di educazione sentimentale e di crescita personale simile in questo a quelle segnalate nella scorsa edizione da Marco Grando con Beautiful Music o Grazia Pietrini con La banda dei brocchi.
Liliana, invece, ci porta nella storia e nella filosofia politica segnalandoci Bisanzio, il racconto di una città stato per molti versi uno dei semi da cui la nostra storia europea ha tratto vita, ma anche uno dei nodi, nel suo rapporto tra occidente ed oriente, che ancora non riusciamo a sciogliere completamente.
Anita con il romanzo della Di Bartolo ci racconta la storia di tre donne, tre generazioni di donne, generose, brillanti, accumunate da un senso pieno della vita che spesso le ha portate ad investire sulle relazioni sbagliate. Non perderanno il coraggio e la fede.
Marco con Zagrebelsky apre una riflessione su questi nostri tempi, tempi in cui l’industria della comunicazione cerca (e riesce) di appiattire tutto e tutti, riducendo le distanze tra sapere, conoscere, essere. La necessità di figure che muovendosi al di fuori dal classico schema paternalistico siano di riferimento, ci si chiede, è scomparsa dal nostro essere sociale?
Infine Lorenza ci manda una chicca di Colette, il cui fascino sta tutto nella qualità della scrittura e nella causa che ha generato questa raccolta di piccoli appunti: Nel 1947 l’editore Mermod di Losanna propose a Colette di mandarle regolarmente un bouquet di fiori di volta in volta diverso a patto che Colette, da parte sua, avesse scritto una sorta di “ritratto” dell’uno o dell’altro di quei fiori. Questo è il risultato.
In settimana pubblicheremo la prima segnalazione ricevuta per La città del cuore. Invito tutti a mandarne altre. Ricordo che il tema è quello di una città che nel romanzo o nel racconto sia così presente come teatro degli avvenimenti da farcene respirare l’aria e il profumo, da farcene venir voglia di andarci o tornarci.
Continua invece la raccolta delle Foto Leggere, fotografie di gente che legge o di libri (copertine, pagine, usi strani dei libri, ecc). Anche in questo caso: continuate, continuate.
Buona lettura a tutti