Da Marco Cortini riceviamo G. Saba e A. Somoza, Un continente da favola, Rosenberg & Seller

“Le cose più belle su Violeta Parra le ha dette il fratello Nicanor, grande poeta morto nel gennaio scorso a 104 anni e noto come l’antipoeta per la vena iconoclasta e dissacrante, il contraltare di Neruda…. Le cose belle che ha detto l’antipoeta di Violeta riguardano un aspetto del suo talento che nessuno conosceva, salvo lui: la sua insondata bravura di scrittrice. ….Che l’antipoeta avesse o meno ragione non è così importante. Anche senza la scrittura Violeta Parra è riuscita in 49 anni a raggiungere vette talmente altre nelle arti che ha praticato, e in particolare nella musica, da rendere i successi in altri campi una eventualità non troppo rilevante, ma soprattutto ha realizzato il sogno che molti artisti non avevano avuto il talento e il coraggio di inseguire: recuperare la musica cilena campesina e trasformarla in un genere apprezzato in tutto il mondo….”

Dalla presentazione dell’editore:

L’America latina è una miniera inesauribile di storie impossibili, romanzesche, drammatiche, incredibili, epiche. Storie di persone comuni che la vita, la geografia, la cultura di quel mondo, sconvolto dalla Conquista e arricchito dai tanti meticciati, ha trasformato in vite spesso leggendarie, contribuendo a creare e alimentare un mito che ancora oggi resiste vivissimo nell’immaginario, in Italia in modo speciale. Il volume, presenta trenta ritratti di personaggi noti o sconosciuti, dal mondo della musica (Carlos Gardel ma anche i cantori dei narcotrafficanti), della cucina (Gaston Acurio) e delle telenovelas, ai rivoluzionari ed eroi di ieri e di oggi (Sandino e Alvaro Garcia Linera, Pancho Villa e Miguel Humberto Enriquez), fino alle figure più folli (Orélie-Antoine I, il “re della Patagonia”) o inquietanti (Efrain Rios Montt, Rafael Caro Quintero…), Con la prefazione di Bruno Arpaja, scrittore e giornalista, esperto italiano per eccellenza del mondo latinoamericano.