Cari amici vicini e lontani,questa settimana abbiamo ricevuto queste segnalazioni:

Grazia Petrini  – J. Coe, La banda dei brocchi, Feltrinelli.
Gabriella Ventura –A. Nove, Milano non è Milano, Laterza
Lorenza Rappoldi – S.Beach, Shakespeare and Company, Neri Pozza
Laura Frera – A. Manzini, Orfani bianchi, Chiarelettere

Tutte concorrenti questa settimana a dimostrazione di una prevalenza di lettrici su lettori che dovrebbe fare riflettere.

Grazia ci segnala un romanzo che fu un caso editoriale di qualche anno fa rivelando al mondo un autore, Jonathan Coe, che poi produsse molti altri lavori. Questo però resta insuperato per capacità di ritrarre la società inglese degli anni 70 e 80. Grazia, infatti, ci scrive: “Poi mi piace molto Jonathan Coe, che tra l’altro ha appena inaugurato Bookcity a Milano, soffermandosi sul tema della Brexit. Belli quasi tutti i suoi romanzi, ma forse il migliore è un bel romanzo sulla cultura britannica, storia della musica, della letteratura e cultura inglese degli anni ’70s ’80s, con tutte le sue contraddizioni: “la banda dei brocchi” Adesso sto leggendo Expo 58, ma non ho ancora un’opinione.”

Gabriella, per il concorso Città del cuore, ci invita alla lettura di una raccolta di racconti e osservazioni su Milano. A questo proposito Gabriella ci scrive: “Ritrovato oggi curiosando nella mia libreria sezione “Milano e Lombardi”. Non è un romanzo, ma narra luoghi e sensazioni di Milano ( 13 anni fa!). Allora il Duomo era impacchettato. Ero in dubbio su quali brani segnalare, quello sulla Stazione Centrale mi pare significativo, alla luce anche delle cose che stanno accadendo ora, mentre quello della signorina della luce, invece, perché è un ricordo di infanzia.”

Lorenza ci manda la raccolta di ricordi e di aneddoti scritta da Sylvia Beach, americana, fondatrice a Parigi negli anni 20 della libreria Shakespeare & Company. Di lì passarono tutti gli scrittori anglofoni, ma non solo, presenti in quegli anni in città e in breve la libreria divenne il luogo di ritrovo, colloquio, confessione di straordinari protagonisti della nostra letteratura. A questa piccola americana dobbiamo il merito di aver creduto più di altri nel valore dell’Ulisse di Joyce. Senza di lei probabilmente avrebbe continuato a girare rifiutato tra editori scettici. A questo proposito Lorenza ci scrive:  “In un certo senso una doppia segnalazione. Il libro che vorrei segnalare è “Shakespeare and Company” di Sylvia Beach, un libro magari non proprio di una scrittrice, ma di una appassionata di libri, che con la sua libreria a Parigi ha creato un luogo frequentato da moltissimi scrittori (negli anni Venti e Trenta). Una bellissima testimonianza letteraria dell’epoca, scritta in maniera divertente. Ma non solo, racconta anche di come Sylvia Beach, intuendo l’alto valore letterario di un capolavoro del novecento, ha fatto di tutto per pubblicarlo!”

Infine Laura ci invita alla lettura di uno degli ultimi lavori di Manzini, fortunato autore della serie del vicequestore Rocco Schiavone. Qui siamo su tutt’altro registro. Il romanzo racconta la storia di una giovane badante moldava, Mirta, che lavora in Italia e ha lasciato in patria il figlio. Il ragazzino accudito dalla nonna e dal prete della parrocchia si nutre, oltre che delle telefonate della madre, delle sue email giornaliere in un rapporto di ascolto e rifiuto che Manzini esplora con discrezione senza cadere mai in sentimentalismi stupidi, ma anzi sempre con grazia ed ironia. Intorno a questo racconto si dipanano le storie degli assistiti di Mirta, persone anziane e malate che nelle loro giornate trovano la forza spesso per un sorriso. Laura semplicemente ci scrive: “un libro necessario”.

In settimana abbiamo pubblicato anche alcune foto raccolte in tema di Foto Leggere. La prima contributrice è Benedetta Manghi. Le sue foto le trovate a questi link: Libri Scimmia che legge.

Qui invece trovate altre fotografie di gente che legge.

Settimana prossima terminiamo la raccolta delle segnalazioni per il concorso. Chi desidera partecipare si affretti, quindi. Buon week end