Da Lorenza Rappoldi riceviamo:
Francis Scott Fitzgerald, Il Crollo, Adelphi (trad. O. Fatica)
“Va bene che la vita è tutta un processo di disgregamento, ma i colpi di portata micidiale – i colpacci improvvisi che arrivano, o che sembrano arrivare, dall’esterno e che restano impressi, da addurre poi a discolpa, o che confesserai agli amici nei momenti di debolezza – quelli lasciano sempre qualche strascico. ….”
dalla (scarna) presentazione dell’editore:
Il testo col quale, nel 1936, Francis Scott Fitzgerald raccontò quello che aveva sempre sostenuto non esistere: il secondo atto nella vita di un americano. Scegliendo, impietosamente, la sua.