P. Roth, L’animale morente, Einaudi (trad. V. Mantovani)

Da un lettore anonimo riceviamo: “… Era l’amico che mi era stato più vicino durante l’anno e mezzo della mia relazione con Consuela, e solo dopo mi disse che si era molto preoccupato, che mi aveva sorvegliato attentamente mentre io mi spogliavo del mio realismo, del mio pragmatismo, del mio cinismo e non pensavo ad altro che al pericolo di perderla. …”

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