Iniziamo subito col dire che il saggio di Pastoureau è un piccolo capolavoro. L’erudizione unita ad un linguaggio piano e trasparente e le stupende riproduzioni di arte medioevale lo rendono indiscutibilmente tale.
Dopo una introduzione generale al tema dei bestiari, gli altri capitoli sono dedicati a vari gruppi di animali.
“Come gli autori greci e latini, quelli del Medioevo distinguono nella maggior parte dei casi cinque grandi famiglie: i quadrupedi, gli uccelli, i pesci, i serpenti e i vermi.” (pag. 8)
Poi i contorni e i confini di ciascuna di queste famiglie sono ampi, elastici, aperti e non conoscendo gli autori medioevali il concetto di mammiferi i pesci, ad esempio, contengono tutti gli animali che vivono in acqua, compresi i cetacei.
Di ogni animale vengono descritte l’indole e le caratteristiche supposte durante quei secoli (il leone forte e corraggioso, il cammello sobrio e virtuoso) rifacendosi per ciascuno ai testi sia propri dell’epoca che alle fonti (Bibbia e autori latini e greci) da cui gli autori medioevali traevano le loro nozioni.
Ne deriva un’arca di Noé variegata, multiforme, allegra e piena di aneddoti e storie fascinose come ad esempio quella dell’elefante Abul-Abbas.
“….il califfo colmò Carlo Magno di regali: sontuosi tessuti, pietre preziose, oggetti d’avorio, spezie e profumi importati dalle Indie, un orologio ad acqua, magnifici tappeti, uccelli, scimmie, leopardi e, soprattutto, due elefanti. Originari dell’Africa, pare fossero imbarcati ad Alessandria; uno dei due morì durante la traversata, ma il secondo, il più grosso, chiamato Abul-Abbas, sbarcò a Pisa nell’801 e raggiunse Carlo Magno a Pavia……. Ad Acquisgrana, Abul-Abbas diventò la stella del serraglio imperiale. Sembra sia morto durante una spedizione militare contro i Sassoni. “
Detto questo della scrittura e della sua completezza e facilità di lettura, passiamo alle riproduzioni: una più bella dell’altra. Da un certo punto di vista il saggio potrebbe anche essere letto solo attraverso le sue riproduzioni tanto sono numerose, curate e ben illustrate con commenti e note.
Insomma il libro vale gli euro che vi chiedono.





