Da Massimiliano Crispino, studente dell’istituto Tecnico Statale Aterno-Manthonè di Pescara, riceviamo la recensione di V. Masciantonio, Il padre di Roccaluna.


“A un padre e un figlio, Lucio e Lorenzo, la mancanza di comunicazione e la distanza, rese tangibili dai cinque chilometri tra il paese di origine Roccaluna e Farabella, pare negare per sempre una intimità mai cercata davvero.

Sullo sfondo una società arcaica, con i suoi riti che affondano le radici nei millenni, le piccole maldicenze di paese buone a tenere impegnati i pomeriggi assolati in piazza ed a distruggere con i loro dubbiosi tarli la serenità di una famiglia, a cui solo i “Mazzamurelli” nella notte, paiono voler rivelare la soluzione a misteri.

Orizzonti che fanno sognare a Lorenzo posti nuovi, moderni, e fantasmi che sembrano apparire dal passato a rivelare segreti fino ad allora gelosamente tenuti nascosti.

Tutto implode e ogni sentimento represso riaffiora con la morte improvvisa di Clara, angelo del focolare capace di mantenere in piedi la fragile imbastitura famigliare agli occhi del paese e di attutire con la sua dolcezza ogni stoccata delle malelingue.

Lorenzo, suo malgrado, si ritrova a dover guardare suo padre negli occhi ed accorgersi di esser rimasti soli l’uno per l’altro a combattere due terribili nemici, il tempo e la memoria che svanisce, portandosi dietro ogni possibilità di recuperare un rapporto.

Solo donna Rosina, notabile del paese, sempre stranamente prodiga nei confronti della loro famiglia ed avversata da Lucio che le addebita le sue sofferenze, pare poter dar loro un po’ di luce sulle verità del loro passato ma avrà Lorenzo sufficiente coraggio per sollevare il velo che nasconde la verità sul loro passato?

Dalla presentazione dell’editore:

Lucio era emigrato dall’Abruzzo perché le chiacchiere del paese lo avevano costretto. Eppure, a stare lontano da Roccaluna ci soffriva; lontano dalla moglie Clara e da Lorenzo, quel figlio che non gli somigliava, così dicevano tutti con malizia. Dopo una vita di incomprensioni e sospetti, Lucio e Lorenzo smettono di parlarsi del tutto. Quando Clara muore, padre e figlio saranno costretti ad affrontare i pettegolezzi del paese sul loro conto e a guardarsi direttamente in faccia per la prima volta, alla ricerca di improbabili somiglianze.
Tra protezione e conflitto, amore e odio, verità e maldicenza, Valeria Masciantonio, alla sua seconda prova narrativa, ci racconta con maestria la complessità del rapporto padre-figlio in un romanzo coinvolgente e ispirato.

Pubblicità