Da Marco Cortini riceviamo M.V. Montalban, Il centroavanti è stato assassinato verso sera.
“La stanza puzza ancora di medicinali o di qualsiasi altra sostanza strana, borbottò mentalmente, mentre le narici le diventavano una proboscide mobile che cercava di captare l’anima profonda di quell’odore. Non mi piace che la mia casa puzzi così.”

Dalla presentazione dell’editore:
“Perché avete usurpato il ruolo degli dèi che in altri tempi guidarono la condotta degli uomini, senza arrecare conforti soprannaturali, ma soltanto la terapia dell’irrazionale. Perché il vostro centravanti vi fa gestire vittorie e sconfitte dalla comoda poltrona di cesari minori: il centravanti verrà ucciso all’imbrunire.” Per tutelare l’incolumità della star calcistica dal delirio di un folle, il presidente della società chiama in suo aiuto Pepe Carvalho, che si vede così costretto in una nuova avventura barcellonese, in una città sconvolta dai lavori e dalle speculazioni per i Giochi Olimpici del 1992.