Da Ramsis Bentivoglio per la sezione recensioni riceviamo B. Rosenberg, Il viaggio in Germania.

“Barbara Rosenberg, con questo racconto di viaggio, ripercorre le sue radici ebraiche, rievocando le tappe di un itinerario intrapreso, con i nonni, nell’estate del 1986, dall’Italia ad Hannover, città originaria del nonno Wolfgang.

Con un linguaggio leggero, ma ricercato, intrecciando yiddish, inglese e tedesco, Barbara estrae dalla propria storia famigliare, un viaggio sentimentale nei ricordi del 900, segnato dalla persecuzione ebraica che ha condotto il nonno in Italia e che l’ha salvato dalla persecuzione di “baffetto”.

La lettura scivola via come una sinfonia di Wagner, tra alti e bassi di eventi tristi o storielle yiddish divertenti. Una delle più divertenti dice: ” perché gli ebrei hanno il nasone? Perché l’aria è gratis”.

Questo libro mi ha rievocato tanti film on the road, anche italiani, dove il protagonista, con al fianco il papà o il nonno o il figlio ritrovato, trova le radici famigliari e diventa depositario di un passato triste e felice, molte volte sconosciuto, che senza quel viaggio, senza quei chilometri e giorni trascorsi assieme, non sarebbe mai stato sciolto e rivelato.

Penso che i viaggi siano come tante piccole foto che segnano un determinato tempo che non tornerà più e che lo stesso viaggio, con la sua natura in movimento, unisca i fotogrammi come il proiettore al cinema. Il lettore, in questo caso, è l’occhio che illumina la scena e dà vita, nuovamente, al testo scritto.”

Dalla presentazione dell’editore:

“Nonno, perché Hanukà è la festa della luce?” “Che significa Yiddish?” “Cosa sono le Leggi Razziali?” Questi e altri interrogativi accompagnano il viaggio in Germania della giovane protagonista. Siamo nell’estate del 1986 e il Paese è ancora diviso. L’itinerario, a bordo di una Tipo bianca, si snoda tra Heidelberg e Magonza, tocca Francoforte e Colonia, raggiunge Brema e si conclude ad Hannover. La Memoria è il filo conduttore del romanzo: Barbara conoscerà finalmente la storia di nonno Wolfgang, ebreo fuggito da Hannover nel ’35 e perseguitato anche in Italia a causa delle Leggi razziali. Affascinata dalla cultura ebraica, sentirà per la prima volta di avere delle radici. Allo stesso tempo, coltiverà un forte legame con la nonna, una donna intelligente, che alterna discorsi serie a battute in dialetto pugliese e riconoscerà in lei il suo ideale femminile.

Pubblicità