Da Marco Grando riceviamo G. Bernanos, Dialoghi delle Carmelitane.
Marco ci scrive: “Un libro scritto nel 1948 e poi adattato per il teatro. Un capolavoro la descrizione di questi dialoghi fra le suore di un convento di clausura. Da un fatto realmente accaduto durante la rivoluzione francese.”
“Oh! ho un bell’esser giovane, so già bene che fortuna e sfortuna sembrano tirate a sorte piuttosto che ripartite logicamente! Ma quello che noi chiamiamo caso, non sarà poi la logica ai Dio? Pensate alla morte della nostra cara Madre, Suor Bianca. Chi avrebbe potuto credere che avrebbe penato tanto a morire, che sarebbe morta così male! Si direbbe che al momento di dargliela, il buon Dio si è sbagliato di morte, come in guardaroba vi si dà un vestito per un altro. Sì, quella doveva esser la morte di un’altra, una morte non sulla misura della nostra Priora, una morte troppo piccola per lei, e lei non riusciva ad infilarne neanche le maniche…”
Dalla presentazione dell’editore:
GEORGES BERNANOS (1888-1948), romanziere di ispirazione cattolica e saggista di fama mondiale, le cui opere sono tradotte in italiano, scrisse i Dialoghi delle Carmelitane in Tunisia negli ultimi mesi della vita. Quest’opera fu concepita come «dialoghi», appunto, per un film, sceneggiato già dal p. Raymond Bruckberger, e impostato sulla rielaborazione in romanzo di una vicenda storica della Rivoluzione francese, compiuta da Gertrud von Le Fort in Lultima al patibolo. Il fatto è il martirio di sedici Carmelitane arrestate, processate, e infine ghigliottinate il 17 luglio 1794. Gertrud von Le Fort non poteva trovare un interprete più sensibile all’angoscioso dramma delle sue eroine. Il panico dell’agonia, la paura di non poter restare fedeli alla consegna fino alla fine, sono questi i sentimenti che hanno ispirato più duna delle indimenticabili creature del romanziere francese. Nella paura di Bianca de La Force, la protagonista umanamente fragile di tutto il dramma, Bernanos alla vigilia del suo estremo congedo terreno individuò certo la sua stessa paura. Quale sarà il nostro volto di fronte a quello tenebroso della morte? Varrà a vanificare forse l’impegno coraggioso di un’intera vita? Così nei Dialoghi l’autore affronta gli angosciosi interrogativi delle sedici martiri con la disperata passione del credente che cerca una luce di speranza, la via della salvezza.
(17a edizione)