Da Tarcisio Muratore riceviamo M. Page, Una giornata perfetta.

“Mi avvicino allo specchio per radermi: il volto cade nella tela del proprio riflesso. Prendo il gel da barba ipoallergico-idratante al mentolo, ne verso un po’ sull’indice e lo faccio schiumare su qualche centimetro di pele dove batte la vena giugulare del collo. Il rasoio a tre lame: ne sono orgoglioso, così trancio senza difficoltà la grossa linea violacea.”

Dalla presentazione dell’editore:

Ventiquattrore della vita di un uomo la cui principale occupazione è quella di togliersi la vita. Ogni mattina, al risveglio, l’anonimo e delirante protagonista di questo esilarante romanzo escogita nuovi e improbabili metodi per sottrarsi all’insostenibile pesantezza dell’esistenza. Ma ogni volta, un tragicomico incidente farà miseramente fallire i suoi folli propositi suicidi. E dopo essere miracolosamente scampato ai micidiali proiettili di una 357 Magnum e a letali cocktail di barbiturici, alla lama del rasoio e alle mine antiuomo disseminate sotto le piastrelle del suo appartamento, il nostro eroe dovrà infine rassegnarsi all’abbrutimento della vita moderna.

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