Da Silvia Montefoschi riceviamo H.Murakami, La ragazza dello Sputnik, Einaudi Super ET

“Quando le orbite dei nostri satelliti per caso si incrociano, le nostre facce si incontrano. E forse, chissà, anche le nostre anime vengono a contatto. Ma questo non dura che un attimo. Un istante dopo, ci ritroviamo ognuna nella propria assoluta solitudine. Fino al giorno in cui bruceremo e saremo completamente azzerate.”

Dalla presentazione dell’editore:

«Un romanzo intriso di suggestioni della pop art urbana e della vita metropolitana che s’innalza fin dalle prime pagine sopra il grigiore della quotidianità per descrivere personaggi ed emozioni».

Sumire è una ragazza impulsiva, disordinata, generosa, con il mito di Kerouac e della scrittura. Myu è una donna matura, sposata, molto ricca e molto bella. Sumire ama Myu come non ha mai amato nessun ragazzo. E Myu parrebbe provare lo stesso sentimento, ma uno schermo invisibile sembra separarla dal sesso, e forse dal mondo. Riusciranno a incontrarsi o si perderanno senza lasciare traccia come lo Sputnik, condannato a vagare nello spazio per sempre? A raccontarci la storia è un giovane senza nome, prima studente, poi maestro elementare, innamorato di Sumire innamorata di Myu. E così i destini dei nostri tre protagonisti s’inseguono ma non si congiungono mai, simili a satelliti alla deriva per l’eternità.