Da Marco Grando riceviamo M. de Kerangal, Un mondo a portata di mano, Feltrinelli

Marco Grando scrive : un libro di formazione sull’arte dei trompe l’oeil e molto altro sui colori., sui materiali, sulle tecniche pittoriche per copiare la realtà. Ci porterà in alcune località a tutti note fino alle grotte di Lascaux dove si dice sia nata la pittura… Per me l’autrice è una delle migliori scrittrici francesi contemporanee. 

“Il trompe-l’oeil deve mostrare al tempo stesso in cui nasconde, e questo implica due momenti distinti e successivi: un tempo in cui l’occhio si sbaglia, un tempo in cui l’occhio si corregge”

Dalla presentazione dell’editore:

Paula Karst si iscrive al prestigioso Istituto superiore di pittura a Bruxelles dove vive sei mesi intensi, calata nell’arte e dedita a imparare la tecnica del trompe-l’oeil, decorando e plasmando diversi materiali minerali, vegetali e animali. L’apprendimento rigoroso, i ritmi di lavorazione serrati con grande coinvolgimento fisico rappresentano, in particolare per Paula, un momento di crescita e maturazione. Una volta diplomata, dopo un primo periodo di difficoltà, la ragazza finirà per trovarsi su grandi cantieri, soprattutto in Italia, dove a Cinecittà è incaricata degli scenari di Habemus Papam di Nanni Moretti. E dopo un ingaggio in Russia, sul set del film Anna Karenina, rientra in Francia e un suo vecchio compagno di studi le fa una proposta che si rivelerà peculiare. Le suggerisce di lavorare al grande progetto di ricreazione della grotta di Lascaux: un enorme fac-simile, Lascaux IV. Come già in passato, Maylis de Kerangal ci offre un romanzo di formazione, presentandoci giovani alla ricerca di sé, in una metaforica discesa nell’intimità dell’arte nel suo senso più profondo, più concreto e totalizzante.