Da Maria Ligorio riceviamo C. Zamprotta, La città insensibile.

Maria ci scrive: “Buongiorno, segnalo il libro di Carmine Zamprotta la città insensibile pubblicato da Graus edizioni.Si tratta di un’inchiesta sociologico-giornalistica che evidenzia il fenomeno criminale delle nostre città. Buon lavoro. Maria Ligorio.”


“Siamo afflitti da un’autoreferenzialità che è un grave limite del popolo partenopeo, che provoca solo danni e non ci conduce da nessuna parte. La retorica del sole, del mare, delle bellezze architettoniche e della pizza non regge più, è fattibile solo per chi decide di venire in città per qualche giorno, per godersi il panorama e poi ripartire, senza vivere in toto le quotidiane emergenze di un territorio privo di prospettive.”

Dalla presentazione dell’editore:

Carmine Zamprotta affronta le problematiche di Napoli, rappresentata come una città “insensibile” di fronte all’ascesa al potere della criminalità organizzata e sorda ai bisogni della società. Le infiltrazioni camorristiche, presenti ormai in ogni strato e settore, sotto l’occhio accomodante di politica e istituzioni, sono un elemento di causa-effetto che scatena e crea quanto di mortale e fetido c’è e può esserci nella cittadina partenopea e in tutta Italia. Con lo stile diretto tipico di un’inchiesta giornalistica vengono analizzati avvenimenti crudi e spietati accaduti negli anni e che ancora oggi restano ben saldi nella memoria di chi li ha vissuti o di chi ne è stato spettatore. Un quadro clinico di argomenti di questi tempi scottanti, ma allo stesso tempo di estrema rilevanza per sanare le patologie che alterano la normale esistenza di una buona società.

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