Cari amici vicini e lontani, anche questa settimana cinque segnalazioni di scoperte e riscoperte.
Tre delle segnalazioni, infatti, sono di testi di autori non celebrati e noti, ma i cui temi e il calore che ci hanno trasmesso i lettori e le lettrici che li hanno segnalati solleticano curiosità e interesse. Gli altri due, al contrario, sono di due autrici ben note, ma non per questo meno sfrucuglianti.
Ma bando alle ciance e vediamo chi ha segnalato cosa.
Paola Coraini con G. Parodi, Oscar Wilde, il travaglio di un’anima
Simona Festa con L. de Bartolo, Prossima fermata Machado
Enrico Radaelli con D. Scalese, Le streghe
Claretta Frau con D. Di Pietrantonio, L’Arminuta
Marco Grando con S. Aleksievic, Preghiera per Cernobyl

Il libro di Parodi segnalatoci da Paola è un saggio che si prefigge di indagare un lato meno noto della personalità di Oscar Wilde. Lo fa scandagliando uno dei testi minori del grande irlandese. Così vengono alla luce sfaccettature e pieghe di una personalità che il nostro racconto quotidiano ha da sempre voluto inquadrare nello stereotipo del brillante e tormentato gay da salotto.
Simona e Enrico ci segnalano, invece, due romanzi che nella loro diversità sono accumunati da uno stesso senso di leggerezza ed allegria. Questi due romanzi sono divertenti e solo Dio sa di quanto abbiamo bisogno di leggerezza e senso dell’umorismo.

Simona ci regala, infatti, il racconto di un giovane calabrese e della sua avventura spagnola a Valencia. Storia di maturazione e di crescita, come molte altre segnalate in passato in concorso, ma affrontata qui attraverso quegli strampalati incontri che rendono unica, magica, divertente, appunto, quella stagione della nostra vita.

Enrico ci riporta a Milano e in particolare in via Padova, per certi aspetti una delle frontiere della città e con il racconto di Scalese ci fa conoscere una umanità diversa, che si arrabatta per vivere e sperare nell’insieme di una realtà meno nota della nostra città, quella che lega riti magici a voglia di successo, televisione, viados e commesse del Carrefour.

Claretta ci segnala un romanzo uscito due anni fa, vincitore del Campiello, e che una precedente partecipante a questo concorso definì come “bello e rigoroso come un film in bianco e nero”. Storia di un ricongiungimento familiare in una Italia apparentemente minore, quella della provincia e dei piccoli centri dell’Abruzzo, l’Arminuta, la ritornata, descrive il travaglio di diventare donna, crescere, scoprire gli altri e se stessa, con una lingua secca e schietta che affascina fin dalle prime pagine.

Marco, infine, ci porta in una dei maggiori drammi (forse il maggiore) del secolo scorso. Cernobyl. Svjatlana Aleksievič, premio nobel 2015 per la letteratura, conduce qui una indagine sul campo intervistando centinaia di persone sopravvissute a quell’orrore e tessendo con le loro storie quella storia, la nostra storia.
Oltre al concorso principale, ricordo gli altri due: Foto Leggere, ovvero fotografie di lettori, lettrici, libri e dintorni e La ciità del cuore, romanzi, racconti, poesie nei quali una città, la vostra città sia protagonista, con le sue vie, piazze, colori e sapori.
Vi aspetto. Viva Prima i Lettori.