Da Paolo Pomodoro riceviamo S. Sontag, Rinata – Diari e appunti 1947-1963 – A cura di David Rieff

“Il turismo è un’attività essenzialmente passiva. Ti collochi in un determinato ambiente nell’attesa di essere emozionato , divertito, intrattenuto. Non hai bisogno di portare niente di tuo alla situazione: l’ambiente è sufficientemente saturo. Turismo e noia.”

Dalla presentazione dell’editore:

Rinata, il primo dei tre volumi dei diari e appunti di Susan Sontag di cui nottetempo pubblica l’edizione italiana, coglie e rivela l’autrice ­­ – tra i maggiori pensatori e scrittori del XX secolo – mentre è pienamente immersa in una fase di “autoinvenzione”. Esordendo con la penna di una vorace e prodigiosa quattordicenne, Rinata termina con le annotazioni di una Sontag trentenne, che vive a New York e comincia a essere pubblicata. Il diario di questo periodo è l’affascinante storia di un apprendistato intellettuale, alla ricerca di identità e voce, sorretto da una volontà fortissima e dal profondo, radicato desiderio di essere circondata dalla letteratura e dalla cultura. Com’è stato scritto, il diario può essere considerato come il primo libro di Susan Sontag, “la storia di una donna che lotta con la propria consapevolezza”.