Da Sandro Frera riceviamo S. Horn, Quattro madri, Fazi Editore.
“Un giorno David osservò Pnina Mazal mentre stava divorando un nuovo libro e poi si rivolse a Sarah, che si affancedava tra pentole e fornelli. Si schiarì la gola e disse:
“Penso che bisognerebbe mandarla a sucola, potrebbe diventare una grande studiosa.”
“Che vantaggi ne avrebbe? chiese la donna “L’importante è che trovi un buon marito e abbia dei figli. Avevo studiato anch’io e guarda dove mi trovo ora.”
“I tempi cambiano” rispose David.
Dalla presentazione dell’editore:
Quattro madri è la storia di quattro generazioni di donne durante l’ultimo secolo a Gerusalemme.Amal, appartenente alla quinta generazione, è disperata poiché il marito, dopo la nascita del primo figlio, se n’è andato senza lasciare traccia. Al contrario sua madre, sua nonna e sua bisnonna si rallegrano dell’evento: la nascita di un maschio sano significa, infatti, che la lunga maledizione che pesava sulla loro stirpe è finita e non ci sarà più nessuna figlia femmina a ereditarla.Per consolarla, le donne raccontano ad Amal la storia di questa maledizione e la rassicurano sul suo destino e su quello di tutta la famiglia.
Una famiglia di donne straordinarie: Mazal, l’orfana, dal cui matrimonio segnato dalla sciagura prende il via la maledizione; la bellissima Sarah, sua figlia, dai bei capelli dorati simbolo del suo potere taumaturgico; la figlia di Sarah, Pnina Mazal, la cui capacità di conoscere i pensieri degli altri è fonte insieme di gioia e dolore; e infine Gheula, madre di Amal, un’idealista dall’intelligenza penetrante, pronta a impugnare la causa di ogni diseredato.Epico, commovente e appassionante, Quattro madri, che ha per sfondo le tormentate vicende della Palestina e dello Stato di Israele, è un capolavoro narrativo, misterioso e fantastico, ricco di realismo magico da fiaba e di folclore da leggenda.