Da Laura Frera riceviamo W. Fontana, L’uomo di marketing e la variante limone, Bompiani.
“…C’è stato un momento in cui l’umanità non sapeva di esistere.
Uomini e donne girovagavano tra le piante, i bambini razzolavano insieme agli armadilli. Quando avevano fame coglievano la frutta matura o appioppavano una randellata a qualche animale selvatico di passaggio. Alcuni prendevano a randellate anche la frutta matura ma dopo si sentivano oscuramente infelici.
Non c’erano case, non c’erano strade. C’era il mondo, questo sì. Un mondo i cui confini erano tracciati nell’animo di ognuno. Oltre il fiume, leopardi dai denti aguzzi: meglio non avvicinarsi. Su quel monte, uomini dallo sbudellamento facile. Anche lì, stare alla larga. Qui ci sono cocchi, ananas, un bel fiume fresco, e tante ragazze dai capelli inanellati.
Qui non è affatto male.
Se ci fermassimo da queste parti finché il clima tiene, diciamo un seicento anni?
Farlo non era facile come dirlo; farlo era molto più facile che dirlo. Esistevano pochissime parole. …”
Dalla presentazione della casa editrice:
“Il lancio di un detersivo liquido per pavimenti. Il numero di vite umane necessario all’operazione. Un’incursione nelle grandi multinazionali dove persone adulte subiscono continuamente traumi infantili. La visita guidata in un mondo dove si delineano con chiarezza le strategie di marketing del terzo millennio e resta fitta la tenebra su quelle del mese prossimo. E finalmente la verità sulla pausa pranzo …”