Da Lorenza Rappoldi riceviamo:

Céleste Albaret, MONSIEUR PROUST, SE , testo raccolto da George Belmont, traduzione di Augusto Donaudy

“….. sono sessant’anni, fra poco, da quando lo vidi la prima volta, ed è come se fosse ieri. Spesso mi diceva: “Quando sarò morto lei penserà sempre al piccolo Marcel, perché non troverà mai un altro come lui” e oggi mi accorgo che aveva ragione. Come sempre, del resto. …”

cop (4)

 

Dalla presentazione dell’editore:

Quando Marcel Proust mori, già celebre nel mondo, nel 1922, molti si precipitarono da colei ch’egli chiamava la sua “cara Céleste “, per ottenerne la testimonianza, i ricordi. Molti sapevano che solo lei (per essergli vissuta accanto negli otto decisivi anni della sua esistenza) deteneva verità essenziali sulla persona, sul passato, sugli amori, sullo sguardo sul mondo, sul pensiero, sull’opera di quel grande, geniale infermo. Céleste era il testimone principe, il centro di tutto. Ma per cinquant’anni rifiutò di parlare. La sua vita, diceva, se n’era andata con Monsieur Proust. Solo a ottantadue anni Céleste Albaret decise di concedere una lunga conversazione, raccolta nel libro, a Georges Belmont.

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Céleste Albaret (Auxillac, 17 maggio 1891 – Montfort-l’Amaury, 25 aprile 1984) è stata una governante di Marcel Proust e autrice di proprie memorie sullo scrittore. Nata Céleste Gineste, dopo aver sposato nel 1913 Odilon Albaret, autista di taxi, del quale Marcel Proust era cliente abituale, ella diviene, per intercessione del marito, cameriera presso lo scrittore, e gli resta fedele fino alla morte (1922). Dopo la morte di Proust apre, con il marito e la figlia Odile, un albergo nel VI arrondissement di Parigi, per poi diventare guardiana dal 1954 al 1970 della casa-museo “Le Belvédère” di Maurice Ravel, a Montfort-l’Amaury, comune del dipartimento di Yvelines. Rintracciata negli anni 1970, viene convinta a scrivere le memorie, uscite con il titolo Monsieur Proust (1973, scritto con l’aiuto di Georges Belmont), tradotto in molte lingue e viatico per l’onorificenza di commendatore dell’Ordre des arts et des lettres.