Da Gabriella Mennuni riceviamo Amos Oz, Una storia di amore e di tenebra.
“….Ma alla mia età è così difficile smettere, molto, molto difficile, fare quattro passi ogni mattina – è ormai una mia vecchia abitudine. La douche fredda – anche quella. E anche vivere – per è ormai un’abitudine, ecco, bé, dopo cent’anni, chi è capace così di colpo di cambiare le sue abitudini? Di non alzarsi più la mattina alla cinque? Niente più douche e pesce in salamoia con il pane? Niente più giornale né passeggiata né tazza di chai caldo? Che tragedia!”
Amos Oz ci consegna la storia della sua infanzia e dell’adolescenza colma di aspirazioni poetiche, zelo politico e una paura costante di un altro genocidio degli ebrei, questa volta nella stessa Israele, a opera degli arabi, degli inglesi, dell’intero mondo cristiano, dell’intero mondo islamico.