F. O’Brien, La miseria in bocca, Feltrinelli (trad. D. Benati)

Da un anonimo lettore riceviamo: “….Io non so se fosse gaelico o inglese o qualche stramaledetto dialetto poco regolare, quello che il signore raccolse da noi quella sera a Corkadoragha, ma è certo che qualunque parola sia stata pronunciata quella notte, a emetterla fu il nostro maiale vagabondo. ….”

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