Da Ramsis Bentivoglio riceviamo M. Eltchaninoff, Lenin ha camminato sulla luna.
A questo proposito Ramsis ci scrive: “In questo libro inaspettato si racconta del cosmismo russo e della sua contrapposizione al transumanesimo occidentale.
Cosa sono? Il transumanesimo, più conosciuto ma più recente, vede nel superamento delle doti fisiche e nell’immortalità del corpo il suo punto focale. Il transumanesimo è ateo ed egoistico. Sfrutta la tecnologia per aiutare l’uomo nel suo desiderio smodato di onnipotenza. Ed è finanziato dai Big della tecnologia mondiale.
Il cosmismo, invece, nasce in Russia nell’ottocento e sorge dall’ortodossia spiritualista di quella terra sconfinata e ricca di geni. Si prefigge la conquista dello spazio come naturale deriva dell’uomo, che da sempre ha guardato alle stelle con ammirazione e naturale trasporto ascetico. Se il transumanesimo è egoistico, il cosmismo è a favore dell’umanità. Due modi differenti per salvare l’uomo da se stesso. Infatti, entrambi, credono che la terra non basterà all’uomo nel breve termine e avrà bisogno di un’altra Terra. L’uomo è destinato alle stelle perché da esse viene.
Anche Putin stesso sembra appoggiare questa filosofia politica e le sue recenti decisioni di espansione mirano al cosmismo.
Dall’altra parte, anche Bezos e Musk vogliono conquistare l’immortalità e l’universo.
Questo libro parla di questo e tanto altro.”
“Nelle immediate vicinanze di Kaluga si trova uno dei monasteri maschili più prestigiosi della Russia e del mondo ortodosso: l’eremo di Optina. La storia del cosmismo russo inizia qui. ….. Nel 1918 Optina viene chiuso dalle autirità bolsceviche, durante la Seconda guerra mondiale diventa una casa di riposo e quindi una prigione; nel 1987, infine, è restituito alla Chiesa ortodossa. “
Dalla presentazione dell’editore:
Un nuovo saggio-inchiesta appassionante e originale dell’autore di Nella testa di Vladimir Putin, caporedattore della rivista francese Philosophie Magazine e specialista di filosofia russa.
«Difficile credere che Nella testa di Vladimir Putin sia stato scritto nel 2015 (poi pubblicato in italiano in un’edizione accresciuta nel 2022), tanto è sconcertante la sua lucidità. Forse Michel Eltchaninoff è un profeta. Comunque aveva detto e capito tutto del percorso filosofico, dell’irrigidimento ideologico, del confinamento dentro una “logica fittizia” dello Zar. Davvero peccato non averlo letto prima».
Marine de Tilly, Le Point
Sconfiggere la morte e resuscitare i defunti, creare organismi viventi, istituire una rete mondiale di comunicazioni, scatenare la potenza della mente, manipolare sia i fenomeni cosmici sia quelli atmosferici, colonizzare lo spazio… Alcuni di questi progetti sono già realizzati, altri forse lo saranno presto, ma tutti hanno radici in Russia, nel movimento detto cosmismo, miscuglio di ricerca scientifica, metafisica e misticismo.
Il primo cosmista fu Nikolaj Fëdorovič Fëdorov, filosofo eccentrico che intrattenne scambi epistolari con Dostoevskij e che si prefiggeva di far rinascere i morti. Tempo dopo i leader bolscevichi, «costruttori di Dio», sognarono di creare una nuova religione e di rendere gli esseri umani immortali. Era proprio questo lo scopo, in fondo, quando fu mummificato il corpo di Lenin. Altri personaggi hanno spianato la strada alla conquista dello spazio già negli anni Venti del Novecento; una volta eliminata la morte, infatti, la Terra sarebbe diventata troppo ristretta per l’umanità. Questo lato della cultura russa e sovietica, quasi sconosciuto fuori dalla sua terra d’origine, sembrerà abbastanza assurdo a una mentalità cartesiana. Ma il cosmismo sopravvive ancora oggi e spiega vari aspetti della Russia attuale, incluse le sue scelte politiche. Da qualche decennio, inoltre, il cosmismo ha trovato una seconda patria nella Silicon Valley, dove abbondano scienziati e informatici di origine russa; il più famoso è Sergej Brin, cofondatore di Google. Brin sogna il transumanesimo, mentre Elon Musk, nel rilanciare un progetto di vita interplanetaria, prende ispirazione dai cosmisti russi.