Stamattina è partita la nostra decima edizione. Lo stesso numero di edizioni del più noto (in città e sui media nazionali) Bookcity, con il quale non siamo parenti né alla stretta né alla larga, ma solo condividiamo lo stesso scopo: diffondere il piacere della lettura.
In questi dieci anni abbiamo raccolto 785 segnalazioni di libri dei quali, disciplinatamente, abbiamo diffuso copertine, estratti e commenti a chi ci segue qui sul sito o via newsletter settimanale. Praticamente abbiamo coperto, come si dice in gergo, tutte le case editrici italiane, con un maggior presenza ovvia delle maggiori, ma anche con un significativo numero di segnalazioni per le minori.
I numeri, che per noi gente di lettere hanno una importanza relativa, ma dei quali comunque è bene avere contezza, sono cresciuti negli anni a conferma di un interesse diffuso e comune per la nostra idea che non ha mai smesso di confortarci.
Oggi siamo a circa venticinquemila pagine viste sul sito ogni anno per circa seimila o settemila visitatori sempre all’anno. Numeri ridicoli in un mondo che si muove a centinaia di migliaia di follower per qualsiasi uomo o donna di spettacolo, ma che per una iniziativa come la nostra ci paiono “non male”.
Non abbiamo sponsor e solo da qualche anno abbiamo aperto il sito a pubblicità terze che ad oggi ci hanno fruttato la sontuosa cifra di 0,49 dollari.
D’altronde con una spesa annua che non raggiunge il migliaio di euro il finanziamento che ogni anno l’organizzatore ci destina, insieme ai contributi che gli amici ci danno, è più che sufficiente.
Al termine di questo pippone autocelebrativo, l’invito è sempre lo stesso: partecipate, partecipate e fate girare la voce dell’iniziativa a parenti e amici. La letteratura e la lettura, in qualsiasi forma, sono la spina dorsale della nostra cultura e della nostra comunità. Per questo esiste Prima i Lettori: per aiutare a far fare ginnastica a questa nostra schiena ideale che regge il nostro essere uomini e donne. Augh.