Da Melania Gastaldi riceviamo N. Lagioia, La città dei vivi Einaudi.

“Seee…vajelo a di’ ar sindaco!” L’addetta alla biglietteria numero quattro scoppiò in una risata beffarda, provocando l’ilarità delle colleghe. L’anziano turista olandese la guardò stupito al di là del vetro. Nel pugno brandiva i due biglietti falsi che due falsi addetti al sito archeologico gli avevano venduto poco prima. “

«Tutti temiamo di vestire i panni della vittima. Viviamo nell’incubo di venire derubati, ingannati, aggrediti, calpestati. Preghiamo di non incontrare sulla nostra strada un assassino. Ma quale ostacolo emotivo dobbiamo superare per immaginare di poter essere noi, un giorno, a vestire i panni del carnefice?» …

Dalla presentazione dell’editore:

Sei anni dopo La ferocia, vincitore del Premio Strega e del Premio Mondello, torna Nicola Lagioia con La città dei vivi. Il libro è una profonda ricostruzione dell’omicidio di Luca Varani, avvenuto a marzo 2016, da parte di Manuel Foffo e Marco Prato, due ragazzi di buona famiglia. Un gesto inspiegabile, inimmaginabile anche per loro pochi giorni prima. La notizia calamita immediatamente l’attenzione, sconvolgendo nel profondo l’opinione pubblica.

Le parole dell’autore ci portano dentro uno dei casi più efferati degli ultimi anni. Un viaggio per le strade buie della città eterna, un’indagine sulla natura umana, sulla responsabilità e la colpa, sull’istinto di sopraffazione e il libero arbitrio. Su chi siamo, o chi potevamo diventare.