Da Claudia Tittolo riceviamo D. Scalese, Le streghe, Ed. Virgilio.

Claudia ci scrive: “Ho piacere a segnalarvi l’ultimo libro che ho letto: bizzarro, ironico, giovane, attuale, sorprendente. Da leggere assolutamente.”


“Selene sarebbe rimasta un ricordo, certo, uno di quelli che stanno sempre a galla, ogni tanto provi a far andare a fondo ma loro poi risalgono ancora, infatti, meravigliosi e irraggiungibili. Forse malinconici. Ma ricordò che la malinconia porta la magia”.

Dalla presentazione dell’editore:

Dalla presentazione dell’editore:

Marcello guida un improbabile corso di stregoneria, ha velleità da scrittore e un didietro decisamente sproporzionato. Il professore ha 43 anni e vive in affitto nel degrado di Via Padova, Milano, insieme a una moglie pedante – Irma-, un primogenito che non parla più, una figlia che lo fa anche troppo e un cane malandato. La sua vita si trascina tra lezioni svogliate, infatuazioni non ricambiate, cene insopportabili con l’unico amico di famiglia e tanti, tantissimi rimpianti. Unico svago, un saggetto a cui sta lavorando per l’università: Le streghe. Finché la sola, ambitissima villa di Via Padova accoglie un nuovo inquilino: si chiama Guido Ricciardi, fa lo scrittore, è brillante, divertente e sembra piacere proprio a tutti, Irma compresa. Marcello, dopo una iniziale diffidenza, si lascerà catturare dal magnetismo di quell’uomo e, guidato da un bizzarro formulario di riti magici ritrovato nel parco Trotter, vorrà diventare come lui. Aiutato da trans con spiccate doti manageriali, una arzilla commessa del Carrefour sotto casa e un misterioso gattone in sovrappeso e tra innamoramenti penalmente perseguibili, scivoloni famigliari e inaspettati aiuti televisivi, Marcello scoprirà il patto che lega il vicino e le streghe del Trotter, a cui l’uomo deve il suo successo. Pur di diventare come Guido Ricciardi, il professore sarà pronto a tutto. Anche a sacrificare la sua famiglia…