Da Fernanda Sacchieri riceviamo A. Michaels, Quello che la luce insegna, Giunti.


Una famiglia è uno studio di zolle tettoniche,scorrimento e pieghe.
Qualcosa dentro slitta; improvvisamente siamo più vicini o separati-

Ci sono cose che fratelli e sorelle sanno –
quel genere di dettagli che usano le spie
per provare la loro identità –
paure che scivolano dentro l’erba alta dell’infanzia,
cose che saettano fuori più tardi; e piaceri come tucani,
il loro splendore che tira giù i rami.

Chi se non un fratello chiama da un altro emisfero
per leggere un passo che descrive quello strano
tratto nell’evoluzione, quando i rettili sembravano
<>,
adolescenti dell’evoluzione, un <> –
ricordando che quelle erano creature che amavamo di più,
con arti massicci e dorsi come vele.

La memoria è selezione cumulativa.
E’ un cavo sottomarino che connette un continente
a un altro,
elettrico nella salsedine nera della distanza.

Dalla presentazione dell’editore:

Il volume raccoglie tutta l’opera poetica di Anne Michaels. I lettori italiani che hanno apprezzato il romanzo “In fuga” per l’intensità dello stile e la presenza etica dei suoi temi, ritroveranno in queste poesie i temi che hanno amato del romanzo: la permanenza dei legami d’amore oltre il tempo; la separazione e la morte; le affinità misteriose fra gli esseri umani e il mondo animale, vegetale e minerale; il contributo alla memoria per riscattare il male e il dolore; la bellezza della creazione artistica per sopportare la perdita e il lutto propri della condizione umana; il coraggio della scoperta scientifica per rivelare i segreti movimenti dell’universo.