G. Ventura, L’arte della gioia, G. Sapienza, Einaudi

Da Gabriella Ventura riceviamo: “…..Ora solo una pace profonda invade il suo corpo maturo a ogni emozione della pelle, delle vene, delle giunture. Corpo padrone di se stesso, reso sapiente dall’intelligenza della carne. Intelligenza profonda della materia., del tatto, dello sguardo, del palato. Riversa sullo scoglio, Modesta osserva come i suoi sensi maturati possano contenere senza fragili paure d’infanzia tutto l’azzurro, il vento, la distanza. …”

L’arte della gioia pag 482-3