I. Allende, La casa degli spiriti, Feltrinelli (trad. A. Molino e S. Piloto di Castri)

Da Stefania Magni riceviamo: “….“…. La memoria è fragile e il corso di una vita è molto breve e tutto avviene così in fretta, che non riusciamo a vedere il rapporto tra gli eventi, non possiamo misurare le conseguenze delle azioni, crediamo nella finzione del tempo, nel presente, nel passato, nel futuro, ma può anche darsi che tutto succeda simultaneamente, come dicevano le tre sorelle Mora, che erano capaci di vedere nello spazio gli spiriti di ogni epoca. Per questo mia nonna Clara scriveva nei suoi quaderni, per vedere le cose nella loro dimensione reale e per schernire la cattiva memoria. ….Voglio limitarmi a pensare che il mio mestiere è la vita, e che la mia missione non è protrarre l’odio, bensì unicamente riempire queste pagine mentre aspetto….”

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