Ecco l’usuale classifica dei dieci libri più venduti presso la libreria La Zafra di Chivari.
1) NICOLETTA CINOTTI Genitori di sé stessi DAMIANI ed.
2) BENEDETTO XVI Con Dio non sei mai solo RIZZOLI
3) ROVELLI Buchi bianchi ADELPHI
4) ROBECCHI Cinque blues per la banda Monterossi SELLERIO
5) CARRERE V13 ADELPHI
6) CASTELLO Lacrime cancellate la depressione postpartum ERGA
7) MORCHIO La fine è ignota RIZZOLI
8) GARBARINO Chiavari e il suo bastione ERGA
9) DELLACASA Cuxinea zeneize familiare DE FERRARI
10) BECCATI Maniman storie insolite su Genova OLIGO
Ecco qui le schede dei vari libri.
NICOLETTA CINOTTI Genitori di sé stessi: Quando ci sentiamo mancare la terra sotto i piedi e cerchiamo disperatamente qualcosa a cui aggrapparci, possiamo imparare a guardare la nostra vulnerabilità da un’altra prospettiva e riscoprire l’intimità con noi stessi. La pretesa di essere sempre stabili e l’illusione di avere tutto sotto controllo non tengono conto di quanto la nostra identità sia poliedrica e ospiti istanze infantili e adolescenziali, parti protettive e parti reattive, aspetti esiliati e repressi che chiedono ascolto e che, una volta ascoltati, ci restituiscono nuova energia. Prendere coscienza della nostra famiglia interiore ci consente di diventare genitori di noi stessi, per affrancarci da quelle àncore che sembrano sicure ma sono in realtà fragili e inaffidabili. Il Reparenting offre un’alternativa al consueto modo di guardare ai disagi emotivi, sostituendo la critica e la punizione con atti di cura, consentendoci di integrare la nostra sfaccettata personalità con gli strumenti della mindfulness e della self-compassion: l’accettazione, il conforto e il perdono. Ogni capitolo è corredato da un esercizio per riconoscere le diverse parti di noi e da una pratica di meditazione per arrivare all’altra sponda del fiume, quella della consapevolezza.
BENEDETTO XVI Con Dio non sei mai solo: Per la prima volta vengono raccolti i 10 grandi discorsi del pontificato di Benedetto XVI. Dalla prima omelia pronunciata appena divenne papa fino all’ultima udienza pubblica, questi discorsi svelano la profondità della sua riflessione teologica in un linguaggio semplice che ha alimentato la fede di milioni di persone. La trattazione dei diversi temi, sempre attuali, – il rapporto tra ragione e fede, il ruolo dell’etica in politica, il grido di dolore echeggiato ad Auschwitz, il riconoscimento penitenziale dei peccati da parte di membri della Chiesa… – sorprende per lucidità e sapienza. Con una introduzione di Padre Federico Lombardi. Benedetto XVI, nato a Marktl am Inn il 16 aprile 1927 e deceduto a Città del Vaticano il 31 dicembre 2022, uno dei massimi teologi del nostro tempo, è assurto al soglio papale il 19 aprile 2005. L’11 febbraio 2013 ha rinunciato all’esercizio del ministero petrino.
ROVELLI Buchi bianchi: Non lo so se l’idea che i buchi neri finiscano la loro lunga vita trasformandosi in buchi bianchi sia giusta. È il fenomeno che ho studiato in questi ultimi anni. Coinvolge la natura quantistica del tempo e dello spazio, la coesistenza di prospettive diverse, e la ragione della differenza fra passato e futuro. Esplorare questa idea è un’avventura ancora in corso. Ve la racconto come in un bollettino dal fronte. Cosa sono esattamente i buchi neri, che pullulano nell’universo. Cosa sono i buchi bianchi, i loro elusivi fratelli minori. E le domande che mi inseguono da sempre: come facciamo a capire quello che non abbiamo mai visto? Perché vogliamo sempre andare a vedere un po’ più in là…?
ROBECCHI Cinque blues per la banda Monterossi: Carlo Monterossi, il protagonista di questi racconti e dei romanzi di Alessandro Robecchi, è una figura di detective del tutto atipica. Suo punto di partenza è sempre stato «guardare nelle vite degli altri». Pubblicare a dieci anni dall’esordio in un unico volume i racconti sparsi, già comparsi nelle diverse antologie gialle di Sellerio, serve – spiega Robecchi nel testo che li introduce – «a fare il punto sull’evoluzione dei personaggi», a comprenderli a tutto tondo. E infatti si va da un Monterossi quasi naïf del primo racconto, che si fa aiutare da un professionista misterioso come Oscar Falcone, fino a un’agenzia investigativa dell’ultimo, aperta in società con Agatina Cirrielli, ex poliziotta risoluta e sbrigativa già incontrata negli ultimi romanzi della serie. Ma lui, lungo tutto questo arco di tempo, è sempre più riluttante, quasi preda delle diverse storie: una truffa a suo danno e la contro beffa, il rapimento di un chihuahua che chissà cosa nasconde, l’etica di due killer, cartoline di significato misterioso su un interno di famiglia miliardaria, la ricerca affannosa del più sfortunato degli eredi di una fortuna industriale.
Perché la cifra di Monterossi è il dubbio: dubita del comodo lavoro di produttore di programmi televisivi di grande successo commerciale, che lui giudica spazzatura, ma dubita anche della sincerità del suo disprezzo per il mondo da cui succhia tanto denaro. Così affronta la sua scettica parte sia tra le belle donne il cui fascino è cesellato da generazioni di privilegi, sia nei bilocali con soggiorno-cucina di chi sa sulla propria pelle che «il merito è sempre il merito dei già meritati». E tutto questo, senza rinunciare al whisky più costoso, all’automobile più silenziosa, all’appartamento più elegante, nutrendo una preferenza per chi riesce a vivere da sfigato. O forse è invidia. Alessandro Robecchi racconta una Milano nera ma «fatta della stessa sostanza di cui sono fatti i soldi», in modo un po’ cinico e sarcastico, ma soprattutto pietoso.
CARRERE V13: Scandito in tre parti – «Le vittime», «Gli imputati», «La corte» –, V13 raccoglie, rielaborati e accresciuti, gli articoli (apparsi a cadenza settimanale sui principali quotidiani europei) in cui Emmanuel Carrère ha riferito le udienze del processo ai complici e all’unico sopravvissuto fra gli autori degli attentati terroristici avvenuti a Parigi il 13 novembre 2015 – attentati che, tra il Bataclan, lo Stade de France e i bistrot presi di mira, hanno causato centotrenta morti e oltre trecentocinquanta feriti. Ogni mattina, per quasi dieci mesi, Carrère si è seduto nell’enorme «scatola di legno bianco» fatta costruire appositamente e ha ascoltato il resoconto di quelle «esperienze estreme di morte e di vita» – le testimonianze atroci di chi ha perduto una persona cara o è scampato alla carneficina strisciando in mezzo ai cadaveri, i silenzi e i balbettii degli imputati, le parole dei magistrati e degli avvocati –, e lo ha raccontato, come solo lui sa fare, senza mai scivolare nell’enfasi o nel patetismo, e riuscendo a cogliere non solo l’umanità degli uni e degli altri (sconvolgente, ammirevole o abietta che fosse), ma anche, talvolta, la quasi insostenibile ironia dei discorsi e delle situazioni. Da questo viaggio al termine dell’orrore e della pietà, da questo groviglio di ferocia, di fanatismo, di follia e di sofferenza, Carrère sa, fin dal primo giorno, che uscirà cambiato – così come uscirà cambiato, dalla lettura del suo libro, ciascuno di noi.
CASTELLO Lacrime cancellate la depressione postpartum: C’è un minimo comune denominatore nelle storie delle donne che hanno sofferto o soffrono di depressione perinatale ed è il fatto che non si riconoscono più. Non riconoscono più la loro esistenza di prima e non riconoscono quello che la società aveva promesso: la maternità avrebbe dovuto essere il periodo più felice e realizzato dell’esistenza. Quando scoprono che può anche non essere così, vanno in frantumi. Tutti la chiamano depressione postpartum ma in realtà si chiama depressione perinatale: è un disturbo dell’umore, si manifesta fra la gravidanza e il primo anno dopo la nascita, può generare sintomi piuttosto severi o pensieri intrusivi che minano le basi della relazione fra la mamma e il bambino; ha bisogno di essere diagnosticata precocemente; rischia di degenerare in patologie gravi o gravissime; può indurre a gesti estremi, e genera sofferenza in chi la prova e in chi sta attorno, inquinando progressivamente i rapporti. Ce ne parlano loro, le mamme che hanno sofferto di depressione dopo il parto o in gravidanza, che cercano la strada per iniziare a dare un nome a quello che vivono e che vogliono scoprire la forza e la bellezza che si nasconde fra le pieghe di quel dolore.
MORCHIO La fine è ignota: Mariolino Migliaccio ha poco più di trent’anni e neanche un soldo. Grande amante del cinema americano, fa l’investigatore privato e, senza licenza né ufficio, riceve i clienti in un bar dei carruggi. Da quando sua madre – che faceva la prostituta – è stata uccisa da un cliente, Mariolino ha perso tutto, tranne l’infallibile fiuto. Conosce ogni angolo di Genova e sa rovistare nei posti giusti per svelare i segreti della città. Non è un caso che Luigi il Vecchio, boss che gestisce una casa di tolleranza travestita da centro benessere, lo abbia assoldato per cercare Liveta, una delle “sue ragazze” sparita chissà dove. Quando Mariolino si renderà conto che non è stato ingaggiato per cercarla ma per risolvere una grana ben più grossa dell’organizzazione criminale, sarà troppo tardi per tirarsi indietro. Bruno Morchio attraversa i chiaroscuri di Genova, regalandoci un nuovo indimenticabile personaggio. Tra vite in bilico ed esistenze a perdere, con lo sguardo piantato nell’orizzonte, questo detective degli ultimi non dimentica mai da dove viene.
GARBARINO Chiavari e il suo bastione: Lo studio indaga, con approccio interdisciplinare sulle fonti scritte e su quelle materiali, lo sviluppo urbanistico della città di Chiavari, espresso anche tramite accurati elaborati grafici che accompagnano il lettore nella sua più completa comprensione. Le vicende umane sono strettamente legate alle trasformazioni delle strutture architettoniche (qui mostrate con le diverse fasi costruttive perché più volte modificate e adeguate) e svelano una storia della città che passa attraverso gli edifici sia civili sia religiosi, veri palinsesti di preziose informazioni. Con grande accuratezza l’autore si preoccupa, inoltre, di costruire dei quadri d’insieme che illustrano ai lettori l’immagine della città nelle varie epoche analizzate e al termine dello studio presenta un’esaustiva tavola sinottica cronologica dove incrocia le fonti sul borgo e sui diversi edifici analizzati.
DELLACASA Cuxinea zeneize: Questa pubblicazione curata da Luca Sessarego è la ristampa anastatica di una rara cuciniera pubblicata in Argentina nel 1945. Il ricettario, scritto in lingua genovese e stampato dalla tipografia Maggiolo nel quartiere porteno della Boca, era dedicato alla folta comunità di origine genovese e ligure, e ne testimonia la vitalità e l’attaccamento alle tradizioni originarie.
BECCATI Maniman storie insolite su Genova: Cosa hanno in comune Buffalo Bill, Jean- Michel Basquiat, Frankenstein, Stanlio e Ollio, la principessa Sissi, i Beatles, Maciste, Carlo Goldoni, Winston Churchill? Hanno in comune Genova. In questo piccolo grande libro si svelano gli accadimenti che li hanno legati alla Superba. Inoltre, l’autore racconta decine di altre storie insolite che riguardano luoghi e oggetti. Manimàn – non si sa mai – che non è curioso!









