Da Marco Cortini riceviamo E. Bertolino, Le 50 giornate di Milano.
“L’ultimo schiaffo, però, è stato quello più doloroso: la chiusura dei negozi, perché lo shopping online, per una donna, non è proprio la stessa cosa. Io quell’impianto dolby surround con subwoofer sgretola intonaci che costa come 4 rate di mutuo me lo posso tranquillamente prendere su Amazon. Anzi, mi fanno pure il favore di portarlo a casa senza farmi alzare dal divano. Per la donna milanese è diverso. Lo shopping un rito.”

Dalla presentazione dell’editore:
Ha cominciato a far danni nella Settimana della Moda, ha cancellato il Salone del Mobile e il rito dell’apericena: il Coronavirus, flagello globale, sembra uscito dall’incubo di un milanese. E ora che dovremo imparare a conviverci, da Milano puo partire qualche considerazione su come ri-pensare il nostro stile di vita. Per esempio: lo smart working funziona solo se hai un armadio capiente dove rinchiudere i figli. Con il proprio coniuge e possibile parlare di persona e non solo a mezzo post-it attaccati sul frigo. E c’e un limite alla quantità di passeggiate che il cane e disposto a fare in un giorno. Enrico Bertolino (che resta a casa da tempi non sospetti, non essendosi mai mosso in tutta la vita dal quartiere Isola) racconta strategie, tormenti e risvolti filosofici della quarantena in una esilarante «cronaca virale»: dal decalogo del buon accaparratore da supermercato all’istituzione dello smart-apericena, dai dilemmi del look anticontagio alle crisi d’astinenza da Inter. Propone ardite soluzioni per ripartire con un nuovo slancio di solidarietà, come l’istituzione di trattorie etniche cinesi-milanesi (specialita: ravioli al vapore all’ossobuco). E con leggerezza invita alla resistenza civile, ora e in futuro. Non dimentichiamo le Cinque Giornate: Milano, come in generale l’Italia, ha sempre preso qualcosa di buono dai suoi invasori (dagli austriaci per esempio la cotoletta). Dal virus potremmo guadagnare un nuovo senso di comunità e di responsabilita gli uni verso gli altri. A parte i soliti pirla, ovvio: quelli resteranno pirla esattamente come prima.