Fuori concorso da Elena Gerla per la sezione Viaggi riceviamo:
A. Tabucchi, Donna di Porto Pim, Sellerio
“Ciao, così, a caldo, il primo libro che mi viene in mente legato ad un viaggio forse non troppo conosciuto, è la Donna di Porto Pim di Antonio Tabucchi, Sellerio. Si tratta di un libricino di racconti che ha come tema portante le Azzorre. E’ un piccolo gioiello il libro e un viaggio straordinario quello nelle isole portoghesi tutte vulcani, mucche e ortensie. Buona giornata.”
Dalla presentazione dell’editore:
«Questo libretto trae origine, oltre che dalla mia disponibilità alla menzogna, da un periodo di tempo passato nelle isole Azzorre. Suoi argomenti sono fondamentalmente le balene, che più che animali sembrerebbero metafore».
«Ho molto affetto per gli onesti libri di viaggio… Essi posseggono la virtù di offrire un altrove teorico e plausibile al nostro dove imprescindibile e massiccio».
Queste frasi di Tabucchi ci richiamano alla mente queste altre dello Zibaldone di Leopardi: «Le parole lontano, antico e simili sono poeticissime e piacevoli perché destano idee vaste e indefinite…». Più ad esse corre il confronto che verso i mari e le isole di Conrad e di Melville. Le isole di Tabucchi sono paesaggi che digradano rapidi verso la tentazione metafisica, le sue balene azzurre sirene che cantano di lontananze che appartengono all’essere e non allo spazio e al tempo, le sue gesta di caccia e i suoi naufragi hanno per scenario i campi magnetici e le analogie potenti e misteriose delle parole.